COSA È IL TUMORE DEL POLMONE?
Il cancro primario del polmone ha origine nelle cellule che rivestono i bronchi e parti del polmone e si distingue in due tipi principali differenti tra loro per l’aspetto caratteristico delle cellule al microscopio: il tumore del polmone a piccole cellule (SCLC - small cell lung cancer) (circa il 15% dei casi) e il cancro del polmone non a piccole cellule (NSCLC - non small cell lung cancer), che è considerato il tipo più comune. In Europa, il carcinoma del polmone è la seconda tipologia di cancro più comune negli uomini (dopo quello della prostata) e la terza più comune nelle donne (dopo mammella e colon-retto). È più diffuso nei Paesi sviluppati e il tabagismo è considerato un fattore di rischio primario. Secondo una stima del 2018, in Europa, i nuovi casi diagnosticati di cancro del polmone risulta superiore a 470.000, di cui 312.000 nuovi casi fra gli uomini e 158.000 nuovi casi nelle donne. In Europa, la mortalità per tumore del polmone si è ridotta negli uomini, ma è in aumento nelle donne. Questo dato riflette una preoccupante differenza nelle tendenze dell’abitudine al fumo tra i sessi.
A CHE ETÀ CI SI AMMALA DI TUMORE AL POLMONE?
La maggior parte dei casi di cancro del polmone viene diagnosticata in pazienti di età pari o superiore a 65 anni e l’età mediana al momento della diagnosi è di 70 anni.
QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO: PERCHÉ CI SI AMMALA?
I fattori di rischio sono condizioni che possono aumentare la probabilità di sviluppare un cancro, ma non causano necessariamente la sua insorgenza. Mentre l’assenza di fattori di rischio comunque non esclude la possibilità di sviluppare la malattia.
Il fumo di sigaretta è, in assoluto, il principale fattore di rischio per insorgenza del tumore del polmone. In Europa, il tabagismo è la prima causa di tumore polmonare negli uomini per il 90% dei casi e per l’80% dei casi nelle donne. Da mettere in risalto che è più rischioso perseverare per anni senza sosta con la pratica del fumo che fumare un numero elevato di sigarette al giorno, pertanto l’interruzione drastica del fumo può ridurre il rischio di sviluppare il cancro del polmone in misura maggiore che la diminuzione del numero di sigarette utilizzate.
Altri fattori di rischio, che devono allertare le persone che si riconoscono in queste condizioni sono:
- L’esposizione a livelli eccessivamente elevati di radon per contaminazione ambientale o contatto professionale (minatori)
- La suscettibilità genetica o predisposizione del proprio corredo genetico allo sviluppo del tumore che può essere aumentata dalla scorretta pratica del fumo di tabacco
- L’esposizione inconsapevole a inquinanti domestici e ambientali, quali asbesto e arsenico.
É POSSIBILE FARE SCREENING E PREVENZIONE PER IL TUMORE AL POLMONE?
Oltre alle campagne di sensibilizzazione mirate alla cessazione del fumo, partirà a breve in Italia un programma di prevenzione e monitoraggio del tumore del polmone in 18 centri clinici facenti parte del programma RISP (Rete Italiana Screening Polmonare). In questi, sarà utilizzata la TC spirale (una nuova tipologia di tomografia computerizzata a basso dosaggio) quale metodo di prevenzione secondaria per il tumore polmonare.
QUALI SONO I SINTOMI INIZIALI DEL TUMORE AL POLMONE?
La comparsa di sintomi quali tosse persistente, infezioni polmonari senza risoluzione o recidivanti, affanno, raucedine (abbassamento della voce), dolore persistente al torace o alla spalla o presenza di sangue nell’espettorato (catarro), inducono al sospetto diagnostico di un tumore al polmone. A completare le possibili manifestazioni della malattia sono sintomi aspecifici quali febbre, inappetenza, calo del peso non giustificato e senso di estrema stanchezza.
COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI DEL TUMORE POLMONARE?
Dopo l’esame clinico se sussiste il sospetto lo specialista programma una radiografia e/o una tomografia computerizzata (TC), come anche analisi con altre tecniche quali PET/TC o la risonanza magnetica (RM), per valutare dov’è localizzata o quanto è estesa una eventuale massa tumorale.
A seguire, verrà effettuato il prelievo di un campione del tessuto malato e l’esame bioptico, che serve per analizzare e studiare il tumore e permette ai medici di valutare il migliore trattamento per lo specifico tumore del paziente
QUALI SONO LE TERAPIE DISPONIBILI?
Il trattamento che viene somministrato dipende dal tipo di cancro, dallo stadio di avanzamento della malattia e dallo stato generale di salute del paziente che, insieme al suo medico di riferimento, prenderà una decisione sulle varie opzioni terapeutiche possibili, tra cui anche l’eventuale partecipazione a studi di tipo sperimentale.
Negli ultimi anni sono stati fatti passi fondamentali per il tumore del polmone. Il significativo miglioramento delle tecniche diagnostiche (radiologiche e interventistiche), delle tecniche chirurgiche e radioterapiche, come anche l’introduzione della profilazione molecolare e della medicina di precisione nonché l’introduzione dell’immunoterapia come strategia di cura, rappresentano elementi cardine per la cura del paziente affetto da cancro al polmone.
A CHI MI POSSO RIVOLGERE? QUALI SONO LE STRUTTURE DI RIFERIMENTO?
È importante che i pazienti vengano coinvolti nel processo decisionale terapeutico poiché sono disponibili trattamenti diversi e, grazie alla ricerca e ai traguardi raggiunti negli ultimi anni, i pazienti hanno la possibilità di scegliere la terapia che risponde alle loro necessità e che rispecchia ciò che è importante per loro.
Il tumore polmonare è una malattia complessa che richiede un’assistenzamultispecialistica del paziente con Radiologi, Pneumologi, Anatomo patologi e Biologi molecolari, Oncologi, Radioterapisti, Chirurghi toracici e Psiconcologi che in vari momenti della cura gravitano attorno a lui. Per questo esistono delle strutture oncologiche di riferimento che assicurano una completa presa in carico del paziente.
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