• Sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine (NEJM) i risultati preliminari di uno studio clinico di fase III che valuta l’efficacia e la sicurezza di valoctocogene voxaparvovec, una terapia genica sviluppata dalla casa farmaceutica Biomarin Pharmaceutical per l’emofilia A grave. Secondo le conclusioni tratte nell’articolo Valoctocogene Roxaparvovec Gene Therapy for Hemophilia A questa terapia aumenta la produzione endogena del fattore VIII della coagulazione e riduce significativamente i sanguinamenti spontanei.

    L’emofilia A è una patologia genetica causata dalla mancata o ridotta produzione del fattore VIII della coagulazione, dovuta alla mutazione di un gene localizzato sul cromosoma X. La carenza di questo fattore determina una diminuita o assente capacità di coagulazione del sangue che si manifesta con sanguinamenti spontanei, talvolta dolorosi, soprattutto al livello delle articolazioni e dei muscoli. L’emofilia viene considerata grave quando la produzione del fattore VIII è inferiore all’1% rispetto a quella degli individui sani.

    La malattia viene generalmente trattata con infusioni intravenose profilattiche di fattore VIII che sopperiscono alla sua mancata produzione interna. Le infusioni vengono effettuate due o tre volte alla settimana e non sempre sono efficaci a ridurre il sanguinamento. Per questi due motivi i pazienti con emofilia A grave possono subire un peggioramento della qualità della vita da non sottovalutare.

    L’obiettivo della ricerca farmaceutica è quindi quello di produrre una terapia in grado di ridurre i sanguinamenti spontanei con il minor numero di somministrazioni possibili.

    Nello studio di fase III Single-Arm Study To Evaluate The Efficacy and Safety of Valoctocogene Roxaparvovec in Hemophilia A Patientscon codice identificativo NCT03370913, i ricercatori indagano l’efficacia di valoctocogene roxaparvovec nel ridurre i sanguinamenti nei pazienti con emofilia A grave.

    Valoctocogene roxaparvovec è una terapia genica sperimentale che prevede una singola somministrazione. È volta a modificare il DNA del paziente emofilico con l’introduzione, tramite vettore adenovirale, del gene sano per il fattore VIII al posto di quello mutato, allo scopo di eliminare la causa della malattia alla base.

    Disegno e obiettivi dello studio

    La sperimentazione clinica vede il coinvolgimento di 124 pazienti maschi, maggiorenni, con una diagnosi di emofilia A grave. Sono stati reclutati in 48 centri clinici nel mondo, tra i quali uno italiano: il Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

    Tutti i partecipanti hanno ricevuto la singola somministrazione di valoctocogene roxaparvovec e attualmente sono in fase di follow-up.

    Valoctogene roxaparvovec è già stato valutato con successo nei precedenti studi clinicidi fase I e II. Nella fase III l’obiettivo primario è quello di studiare la quantità di fattore VIII prodotto dai pazienti dopo un anno dalla somministrazione della terapia.

    Altri obiettivi prevedono la valutazione, sempre a un anno, della necessità di infusioni profilattiche di fattore VIII e il numero dei sanguinamenti. Inoltre, nei prossimi anni verranno tenuti sotto controllo gli eventuali effetti avversi di lungo termine.

    Risultati

    I ricercatori riportano nell'articolo che ad un anno dalla somministrazione di valoctocogene roxaparvovec il 90% dei pazienti ha ottenuto una riduzione dei sanguinamenti e l’88% un aumento della produzione endogena del fattore VIII con una conseguente minore necessità di iniezioni profilattiche. In questo periodo tutti i pazienti hanno avuto almeno una reazione avversa, tra le quali mal di testa (38%), nausea (37%) e aumento dei livelli di aspartato aminotrasferasi (35%). 22 pazienti su 134 hanno avuto reazioni gravi.

    Questi risultati preliminari sono promettenti ma lo studio clinico è tuttora in corso. La sperimentazione clinica, iniziata a dicembre 2017, dovrebbe concludersi entro il novembre 2024. Al momento è stato già raggiunto il numero di pazienti previsto e non se ne accettano ulteriori. Nel frattempio, sulla base di questi incoraggianti risultati, l'azienda ha presentato una domanda di autorizzazione all'immissione in commenrcio che sarà valutata dall'EMA (Agenzia Europea del Farmaco). 

  • Da Torino a Catania sono 6 i centri disponibili per i pazienti al IV Stadio o recidivanti

    Per le persone affetta da un Carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico, istologicamente confermato a istologia squamosa (SQ) o non squamosa (NSQ) di stadio IV A/B o malattia recidivante, è ora possibile partecipare ad uno studio clinico con combinazioni di farmaci biologici.

    Dal Nord al Sud d’Italia sono infatti 6 le strutture ospedaliere che hanno attivato lo studio denominato “A Study of Relatlimab Plus Nivolumab in Combination With Chemotherapy vs. Nivolumab in Combination With Chemotherapy as First Line Treatment for Participants With Stage IV or Recurrent Non-small Cell Lung Cancer (NSCLC)” e che prevede la partecipazione di 520 persone coinvolte in tutto il mondo, con 113 centri clinici complessivamente a disposizione.

    Lo scopo dello studio è capire se un utilizzo combinato dei due farmaci biologici, Nivolumab più Relatlimab, aggiunti alla chemioterapia standard a base di platino, possa dar luogo ad una maggiore risposta delle cellule T e se questo possa portare ad una maggiore sopravvivenza libera da malattia.

    IL TRATTAMENTO: IN COSA CONSISTE?

    Questo studio clinico di fase II è di tipo randomizzato e a triplo cieco. La randomizzazione  è una tecnica che permette ai partecipanti di avere la stessa probabilità di essere assegnati al braccio sperimentale o a quello di controllo, inoltre lo studio è a triplo cieco, ragion per cui nessuno tra paziente, somministratore della terapia e ricercatore osservatore è a conoscenza del trattamento ricevuto, somministrato e valutato. La modalità triplo cieco risulta essere il metodo migliore per ottenere risultati il più veritieri possibili e meno falsati da altri effetti confondenti.

    Il trattamento antitumorale con farmaci chemioterapici in doppietta per via endovenosa attualmente rappresenta la principale scelta terapeutica per il NSCLC in stadio IV.

    L’utilizzo in combinazione dei due farmaci immunoterapici Nivolumab (anti-PD-1) e Relatlimab (anti-LAG-3) potrebbe determinare un aumento dell'attivazione delle cellule T rispetto all'attività di uno dei due anticorpi da solo, ed è questo che la sperimentazione cercherà di verificare.

    I GRUPPI SPERIMENTALI

    Il protocollo terapeutico prevede due gruppi sperimentali e due fasi di trattamento.

    Nella FASE 1

    Il Gruppo Sperimentale A,viene sottoposto all’associazione di Nivolumab e Relatlimab (farmaci immunoterapici) alla dose 1 con la doppietta chemioterapica a standard base di platino (PDCT).

    Il trattamento chemioterapico standard si basa su una doppietta (due farmaci), composta da sali di platino (cisplatino o carboplatino), a cui si associa un secondo farmaco, scelto tra  pemetrexedpaclitaxel o nab-paclitaxel. Sono terapie che si somministrano in vena.

    Il Gruppo Sperimentale B, viene sottoposto all’associazione di Nivolumab e Relatlimab (farmaci immunoterapici) alla dose 2 con la doppietta chemioterapica a base di platino (PDCT) come sopra.

    Nella FASE 2

    Il Gruppo Sperimentale C, viene sottoposto all’associazione di Nivolumab e Relatlimab (farmaci immunoterapici) alla dose 2 o 1 (scelta in base all’andamento della prima fase) con la doppietta chemioterapica (PDCT) come sopra descritta.

    Il Gruppo di Controllo, viene sottoposto all’associazione di Nivolumab e Placebo con la doppietta chemioterapica (PDCT) come sopra riportata.

    ECCO CHI PUÒ PARTECIPARE

    Affinché lo studio possa essere svolto nel modo migliore, i partecipanti devono possedere dei requisiti adatti al trattamento terapeutico, ragion per cui, anche con l’aiuto del medico curante, i pazienti devono essere valutati idonei secondo dei parametri definiti dagli addetti ai lavori “criteri di inclusione ed esclusione”. In questo studio sperimentale possono partecipare le persone con:

    Criteri di Inclusione

    - Carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico istologicamente confermato a istologia squamosa (SQ) o non squamosa (NSQ) di stadio IV A/B (come definito dall’8° congresso dell’Associazione internazionale per lo studio della classificazione del carcinoma polmonare) o malattia recidivante in seguito a terapia multimodale per malattia localmente avanzata

    - Valutazione generale delle condizioni di salute del paziente secondo il punteggio dell'Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG) ≤ 1 confermata prima della randomizzazione: paziente sintomatico ma completamente ambulatoriale (limitato in attività fisicamente faticose ma ambulatoriale e in grado di eseguire lavori di natura leggera o sedentaria).

    - Malattia misurabile mediante tomografia computerizzata (TC) o risorse di risonanza magnetica (RM) in base ai criteri di valutazione della risposta nel tumore solido nella versione 1.1 (RECIST 1.1)

    - Nessun precedente trattamento antitumorale sistemico (compreso gli inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) e gli inibitori della chinasi del linfoma anaplastico (ALK) somministrati come terapia primaria per malattia in stadio avanzato o metastatica)

    Criteri di esclusione

    - Persone con EGFR, di ALK, di ROS-1 o mutazioni note del proto-oncogene B del fibrosarcoma rapidamente accelerato (BRAF V600E) sensibili alla terapia mirata disponibile

    - Persone con metastasi del Sistema Nervoso Centrale non trattate

    - Persone con metastasi leptomeningee (meningite carcinomatosa)

    - Persone con tumore maligno concomitante che richiede trattamento o anamnesi di precedente tumore maligno attivo entro 2 anni prima della partecipazione (ovvero, i partecipanti con anamnesi di pregressa neoplasia maligna sono idonei se il trattamento è stato completato almeno 2 anni prima della registrazione e il partecipante non presenta evidenza di malattia)

    - Chi è stato sottoposto ad un precedente trattamento con farmaci anti PD-1, anti – PD-L1, anti PD-L2, o anticorpi monoclonali anti CTLA-4 o altri anticorpi o farmaci mirati specificamente alla co-stimolazione delle cellule T o alle vie di checkpoint.

    GLI OBIETTIVI DELLA RICERCA

    Le misurazioni degli obiettivi degli studi clinici sono definite come primarie e secondarie

    Valutazione Primarie

    Nella Fase 1: Valutazione degli eventi avversi correlati al trattamento (TRAE) che portano all'interruzione entro 12 settimane dalla prima dose [Lasso di Tempo: fino a 10 mesi, dalla prima dose del primo partecipante].

    Nella Fase 2: Valutazione della sopravvivenza libera da progressione (PFS) secondo i criteri di valutazione della risposta nei tumori solidi (RECIST) v1.1 mediante revisione clinica indipendente in cieco (BICR) [Lasso di Tempo: 10 mesi dopo la randomizzazione, fino a 21 mesi]

    Valutazioni secondarie

    Nella Fase 1:

     

    • Incidenza di Eventi avversi correlati al trattamento che portano all'interruzione [Tempo: fino a 10 mesi, 30 giorni dall'ultima dose del partecipante]
    • Incidenza di eventi avversi (AE) [Tempo: fino a 10 mesi, 30 giorni dall'ultima dose del partecipante]
    • Incidenza di eventi avversi gravi (SAE) [Tempo: fino a 10 mesi, 30 giorni dall'ultima dose del partecipante]
    • Incidenza di eventi avversi (AE) selezionati [Tempo: fino a 10 mesi, 30 giorni dall'ultima dose del partecipante]

    Nella Fase 2

    • PFS secondo RECIST v1.1 di BICR in sottogruppi di biomarcatori [Tempo: Fino alla progressione, fino a 21 mesi]
    • Tasso di risposta globale (ORR) per RECIST v1.1 di BICR [Tempo: fino a 21 mesi)
    • Incidenza di eventi avversi (AE) [Tempo: fino a 21 mesi]
    • Incidenza di eventi avversi gravi (SAE) [Tempo: fino a 21 mesi]
    • Incidenza di eventi avversi (AE) selezionati [Tempo: fino a 21 mesi]

    DOVE PARTECIPARE: LE STRUTTURE OSPEDALIERE IN ITALIA

    ROMA
    Istituto Nazionale Tumori Regina Elena

    00144, Via Elio Chianesi, 53 telefono: 06 52661

     

    SIENA
    Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori

    Viale Mario Bracci 16
    53100, telefono: 349 058 2533

     

    GENOVA
    Ospedale Villa Scassi

    Corso Onofrio Scassi, Genova Sampierdarena, 16149

     

    CATANIA
    Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico "G.Rodolico - San Marco"

    U.O.C. Oncologia Medica , Via Santa Sofia, 78
    95123  Telefono: 095 378 1977

     

    MILANO
    IEO - Istituto Europeo di Oncologia

    Divisione di Oncologia Toracica, Via Ripamonti 435
    20141 telefono: 02 574891

     

    CANDIOLO(TO)
    Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro

    Strada Provinciale, 142 -KM 3.95
    10060  Telefono: 011 993 3111

     

     

    ULTERIORI SPECIFICHE

    Il titolo ufficiale dello studio è: A Phase 2 Randomized Double-blind Study of Relatlimab Plus Nivolumab in Combination With Chemotherapy vs. Nivolumab in Combination With Chemotherapy as First Line Treatment for Participants With Stage IV or Recurrent Non-small Cell Lung Cancer (NSCLC)

    La descrizione del trial clinico è a disposizione anche nel sito di BMS https://www.bmsstudyconnect.com/it/it/clinical-trials/NCT04623775.html#trialSites 

    Per ulteriori informazioni è possibile contattare i centri clinici o i seguenti riferimenti:

    Bristol-Myers Squibb Clinical Trial participation, www.BMSStudyConnect.com 

    Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

     

    Il codice identificativo dello studio su clinicaltrials.gov è NCT04623775. 

    Altri numeri identificativi dello studio sono: 2020-004026-31 (Numero EudraCT ); U1111-1256-8115 (Identificatore di registro: WHO); CA224-104 (codice aziendale).

    Lo studio prevede come data di fine il 23 settembre 2024.

  • È in corso di svolgimento uno studio internazionale per il trattamento dei pazienti con Cardiomiopatia dilatativa (DCM, dilated cardiomyopathy) sintomatica dovuta alla mutazione delgene LMNA.

    Il gene LMNA, presente sul cromosoma 22 (1q22), codifica per la lamina A/C, una proteina fondamentale dell’involucro nucleare della cellula che, quando mutata, provoca la cardiomiopatia dilatativa familiare con difetto di conduzione. Questa rappresenta una condizione rara, che di solito esordisce all'inizio dell'età adulta o poco più avanti. In alcuni casi la manifestazione della malattia è causa di morte improvvisa, soprattutto nei giovani.

    Il trialclinico "A Study of ARRY-371797 (PF-07265803) in Patients With Symptomatic Dilated Cardiomyopathy Due to a Lamin A/C Gene Mutation", dal numero identificativo NCT03439514, analizza il farmaco ARRY-371797 (PF-07265803) ed è uno studio di fase 3, internazionale, randomizzato e controllato con placebo. Sostenuto dalla Pfizer, lo studio è stato avviato nel 2018 e in 10 dei 12 centri italiani è ancora possibile chiedere di partecipare. Si stima che la sperimentazione terminerà nel 2024.

    Cos’è la cardiomiopatia dilatativa?

     La cardiomiopatia dilatativa è una malattia che compromette la funzionalità cardiaca.È una patologia caratterizzata da una dilatazione di uno o di entrambi i ventricoli. Questa dilatazione causa una contrattilità alterata e un conseguente deficit funzionale. Infatti, il continuo allargamento dei ventricoli causa un declino della funzione ventricolare, seguito da anormalità nel sistema di conduzione, aritmia ventricolare, tromboembolismo e arresto cardiaco e morte. Senza un trapianto di cuore, la probabilità di sopravvivere è scarsa.

     

    Quali sono le cause?

    La malattia può essere dovuta a predisposizione genetica: in particolare, è associata con la mutazione nei geni della Desmina (proteina del citoscheletro), Lamina C (proteina della membrana nucleare o della miosina (proteina contrattile).

    Altre cause includono miocardite infettiva (virale, malattia di Chagas, malattia di Lyme), cardiopatia ischemica, ipertensione, trattamento farmacologico (es. antracicline), abuso di alcol, infezione da HIV, cardiomiopatia peripartum, o patologia infiltrativa.

    Disegno dello studio e obiettivi

    La ricerca prevede la partecipazione 109 centri clinicidislocati in tutto il mondo e il coinvolgimento di 160 pazienti che saranno divisi in 2 gruppi di trattamento:

    • un gruppo riceverà il farmaco ARRY-371797 (PF-07265803)
    • un gruppo riceverà il trattamento placebo

    La ricerca sarà condotta in 2 fasi:

    • La prima parte prevede un trattamento in doppio cieco, quindi né i pazienti, né gli sperimentatori saranno in grado di conoscere il tipo di trattamento assegnato.
    • La seconda parte sarà in open label, cioè in aperto,durante il quale sia i partecipanti sia gli sperimentatori sapranno identificare il trattamento assegnato.

    Sia il gruppo con farmaco attivo che quello con placebo riceveranno una compressa per via orale, due volte al giorno. Nel gruppo attivo si somministrerà un totale di 400 mg di farmaco

    L’obiettivo primariodello studio è misurare il cambiamento nel test del cammino di 6 minuti (6-minute walk test,6MWT), che misura la distanza camminata in 6 minuti su una superficie dura e piana, dopo 24 settimane rispetto all’ingresso nello studio.

    Gli obiettivi secondari prevedono la misurazione di diversi parametri, rispetto al basale:

    • 6MTWT, alla settimana 4 e 12
    • questionario KCCQ (Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire), che misura diverse condizioni del paziente, dalla forma fisica ai parametri clinici fino alla socialità e qualità di vita, alle settimane 12 e 24
    • Misurazione PGI-S (Patient Global Impression score of Severity) dei sintomi dell'insufficienza cardiaca e delle limitazioni dell'attività fisica, alle settimane 12 e 24
    • Misurazione PGI-C (Patient Global Impression score of Change) dei sintomi dell'insufficienza cardiaca e delle limitazioni dell'attività fisica, alle settimane 12 e 24
    • Valutazione dell’impatto del farmaco verso la sopravvivenza globale, la sicurezza, il peggioramento delle condizioni cliniche
    • Misurazione, alla settimana 4, 12 e 24, del frammento amminoterminale del pro peptide natriuretico di tipo B (NT-proBNP). Questi peptidi sono normalmente prodotti dal cuore in caso di sollecitazioni e si rivelano utili nel valutare una condizione di insufficienza cardiaca.

     

     

    Come partecipare allo studio

     

    Per poter far parte dello studio è necessario avere almeno 18 anni e ed essere affetti da cardiomiopatia correlata alla proteina lamina A/C (LMNA) sintomatica di Classe II/III/ o Classe IV.

    Saranno invece esclusi coloro i quali presentano, ad esempio, altre forme di cardiomiopatia o anomalie anatomiche cardiache, malattie coronarica, valvolare clinicamente significativa.

    Sono previsti ulteriori criteri clinici di inclusione ed esclusione che devono essere valutati dal medico di riferimento.

    Dove Rivolgersi 

    Lo studio internazionale coinvolge 109 centri in 10 diversi stati. I centri clinici italiani coinvolti sono 12 in totale, di cui 10, al momento, sono ancora aperti al coinvolgimento dei pazienti.

    Lo studio è ancora in corso ma ha attualmente terminato l'inserimento dei pazienti (aggiornamento 21 settembre 2022)

     

    Ospedale Di Cattinara

     

    Trieste, Friuli-venezia Giulia, Italy, 34149

    Azienda Ospedaliera Sant'Andrea

     

    Roma, Lazio, Italy, 00189

    Ospedale Santa Maria Della Misericordia Perugia

     

    Perugia - Località S. Andrea Delle Fratte, Perugia, Italy, 6132

    Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

     

    Pavia, PV, Italy, 27100

    Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi

     

    Firenze, Toscana, Italy, 50134

    A.O.U. di Perugia Ospedale Santa Maria della Misericordia

     

    Perugia, Umbria, Italy, 06156

    AO Ospedale Policlinico Consorziale di Bari

     

    Bari, Italy, 70124

    Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

     

    Bari, Italy, 70124

    Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia

     

    Brescia, Italy, 25123

    Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi

     

    Firenze, Italy, 50134

    IRCCS Pavia - Istituti Clinici Scientifici Maugeri

     

    Pavia, Italy, 27100

    Presidio Ospedaliero Madonna del Soccorso

     

    San Benedetto del Tronto, Italy, 63074

     

     

    Chi contattare

    Per avere ulteriori informazioni riguardo lo studio occorre contattare l’azienda farmaceutica Pfizer (contatti in inglese):

    Call center: 1-800-718-1021

    Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

    Per sapere qual è il centro più vicino a te, clicca qui:

    https://pmiform.com/clinical-trial-info-request?StudyID=ARRAY-797-301

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