Un trattamento mini invasivo in grado di raggiungere anche le zone più nascoste del peritoneo. È questo il trattamento che viene proposto ai pazienti con metastasi peritoneale da tumore del pancreas che parteciperanno alla sperimentazione clinica presso il policlinico Gemelli di Roma. Lo studio clinico, in avvio, valuterà la somministrazione del chemioterapico Nab-paclitaxel tramite la tecnica PIPAC (Pressurized Intra Peritoneal Aerosol Chemotherapy), ovvero un trattamento localizzato tramite aereosol pressurizzato nel peritoneo.
"Nab-PIPAC è uno studio innovativo - sottolinea il Prof. Giampaolo Tortora, direttore del Comprehensive Cancer Center di Fondazione Policlinico Gemelli e co-Principal Investigator dello studio - che dovrebbe fornire elementi solidi per capire quanto questo approccio possa contribuire a migliorare l'attività dei farmaci chemioterapici attualmente impiegati per curare i tumori del pancreas”
La PIPAC è una tecnica che consente di trattare in modo mirato la carcinosi peritoneale grazie alla nebulizzazione di farmaci in loco. È una tecnica mininvasiva che viene effettuata durante una laparoscopia diagnostica. La procedura si esegue in anestesia generale, dura circa un'ora e mezza e prevede una breve ospedalizzazione. È una metodica con un basso rischio di complicanze chirurgiche e di tossicità sistemica legata al farmaco che viene somministrato in peritoneo. Queste caratteristiche rendono la PIPAC associabile alla chemioterapia sistemica e consentono al paziente di continuare il suo programma di cure. Durante la somministrazione si riesce a raggiungere tutta la superfice peritoneale e l’aumento della pressione intra-addominale migliora la penetrazione intracellulare e interstiziale del farmaco, potenziandone l’attività anche con basso dosaggio. Pur essendo una tecnica piuttosto recente (nel 2017 i primi interventi in Europa, nel 2019 negli USA), gli studi ne hanno dimostrato la sicurezza, con basse complicanze e buoni risultati clinici.
"È il primo studio di fase 2 - spiega il co-Principal Investigator dello studio dottor Andrea Di Giorgio, UOS Trattamenti integrati della carcinosi peritoneale avanzata, Chirurgia del Peritoneo e Retroperitoneo, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS - che prevede l'utilizzo della PIPAC in associazione alla chemioterapia sistemica per il trattamento della carcinosi peritoneale di origine pancreatica. La vera innovazione è rappresentata dall'utilizzo intraperitoneale, mediante la PIPAC, del Nab-paclitaxel, il farmaco disponibile sul mercato forse più attivo sul tumore pancreatico. Fino a oggi infatti, i farmaci utilizzati per la PIPAC nella carcinosi pancreatica sono stati il cisplatino e la doxorubicina.”
Il Nab-paclitaxel (Abraxane® il suo nome commerciale) è un farmaco già utilizzato in diversi tipi di tumori, tra cui quello del pancreas con ottimi risultati, aspetto di fondamentale importanza per una malattia, come questa, complessa, particolarmente aggressiva e che non dispone di numerose scelte terapeutiche.
DISEGNO DELLO STUDIO E OBIETTIVI
Lo studio avrà una durata complessiva di 36 mesi e prevede che siano effettuati tre trattamenti PIPAC nell’arco di 6-7 mesi. In concomitanza a questi trattamenti si prevede lo svolgimento di sedute di chemioterapia sistemica (infusione endovenosa) con gemcitabina e Nab-paclitaxel.
L’obiettivo è quello di valutare il controllo della malattia e la sua progressione. Questo verrà fatto sia dal punto di vista clinico e radiologico ma anche con analisi di tipo istopatologico e molecolare. Nel corso di ciascuna laparoscopia per la PIPAC, verranno prelevati campioni di tessuto tumorale per l’analisi del numero di cellule neoplastiche, l'aumento della fibrosi e della necrosi cellulare, secondo lo score PRGS. Inoltre, dal punto di vista molecolare saranno ricercate le mutazioni geniche presenti nelle metastasi peritoneali (e confrontate con quelle presenti nel tumore pancreatico primitivo) e le possibili mutazioni che dovessero comparire durante il trattamento chemioterapico sistemico-intraperitoneale. Questo studio potrà quindi contribuire a conoscere l'evoluzione della malattia e degli eventuali meccanismi di resistenza al trattamento, anche dal punto di vista genetico-molecolare.
Inoltre, per la prima volta “lo studio valuterà la farmacocinetica del Nab-paclitaxel somministrato per via intraperitoneale; verrà studiato cioè, quanto farmaco penetra nei noduli peritoneali e la quota di questo che invece dal peritoneo viene riassorbito e raggiunge il sangue. A questo scopo verranno prelevati campioni biologici di urine, sangue e tessuti, in varie fasi dello studio" commenta Tortora.
Infine, lungo l’intero studio verrà valutata la qualità di vita complessiva del paziente e il suo stato nutrizionale attraverso specifici indici di riferimento.
CHI PUÓ PARTECIPARE
“Il trial Nab-PIPAC è riservato ai pazienti con tumore del pancreas con carcinosi peritoneale sincrona (cioè già presente al momento della diagnosi di tumore del pancreas) o metacrona (cioè con carcinosi comparsa dopo essere stati sottoposti ad intervento chirurgico per il tumore primitivo pancreatico). Sono invece esclusi dallo studio pazienti che hanno una malattia metastatica a distanza, extra-addominale" spiega Di Giorgio.
Lo studio prevede il coinvolgimento di 38 pazienti.
I CENTRI CLINICI
Lo studio è monocentrico e sarà effettuato esclusivamente presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. "Il Gemelli -commenta il professor Fabio Pacelli, Direttore della UOC di Chirurgia del Peritoneo e del Retroperitoneo, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS - è centro leader in Italia per il trattamento della carcinosi peritoneale gastrointestinale. Offriamo a questi pazienti una possibilità di trattamento sia mediante interventi chirurgici con intento di cura (oltre 50 citoriduzioni chirurgiche con HIPEC/per anno), sia appunto con la PIPAC, eseguita sempre più spesso presso la nostra struttura (circa 70 l'anno)”.
“L’invito che facciamo ai pazienti con metastasi peritoneali da tumore del pancreas - prosegue il dottor Di Giorgio - è dunque di parlare di questo studio con il proprio medico, oncologo curante, e di prendere contatti con noi (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) se interessati a partecipare.”
Lo studio è stato approvato dal Comitato Etico del Gemelli ed è registrato con il numeroEudraCT: 2021-002539-51
L'immagine di copertina è tratta dal seguente articolo.