Cercare di ripristinare una cistinosina funzionante: questo l’obiettivo del gruppo di ricerca guidato da Stéphanie Cherqui alla University of California
Iniziato nell’estate del 2019, il trial clinico “Stem Cell Gene Therapy for Cystinosis” ha l’obiettivo di valutare un approccio di terapia genica per il trattamento della cistinosi, rara malattia genetica causata da mutazioni nel gene CTNS. Questo gene produce una proteina – chiamata cistinosina – che si trova nella membrana dei lisosomi e serve per il trasporto della molecola cistina: se il DNA è mutato, la proteina è difettosa e ciò si traduce in un accumulo di cistina nelle cellule, con conseguente danno ai tessuti e, nei casi più gravi, insufficienza multiorgano. Una terapia genica in grado di correggere l’errore alla base della patologia potrebbe essere una soluzione vincente.
Grazie all’introduzione della cisteamina come trattamento per questa malattia metabolica ereditaria, le vite dei pazienti sono cambiate e la qualità (e la durata) della vita migliorata. Resta però evidente la mancanza di una terapia in grado di correggere il difetto genetico, di fermare il naturale decorso della malattia, di eliminare la necessità della somministrazione di una terapia per tutta la vita e di offrire prospettive di vita ancora migliori. Proprio per questo motivo, partendo da modelli cellulari e murini, su cui sono stati fatti tutti gli studi preclinici, è ora in corso un trial clinico su CTNS-RD-04, una terapia genica sperimentale che dovrebbe fornire all’organismo dei pazienti una popolazione di cellule staminali ematopoietiche in cui il gene è stato corretto in modo da produrre la proteina funzionale.
Lo studio clinico è di Fase I/IIe serve a valutare sicurezza ed efficacia della somministrazione della terapia genica in 6 pazienti adulti e adolescenti con un’età superiore ai 14 anni e diagnosi di cistinosi. Le cellule staminali ematopoietiche del paziente vengono prelevate e modificate in laboratorio per esprimere la forma corretta del gene CTNS: se tutto procedesse come ideato nella progettazione dello studio, queste cellule dovrebbero andare nel midollo osseo, dove si divideranno e differenzieranno dando origine a una popolazione cellulare senza il difetto correlato alla malattia metabolica.
Per approfondire l’argomento, leggi gli articoli su Osservatorio Terapia Avanzate e Osservatorio Malattie Rare.